Porto Azzurro: la guida completa e aggiornata
Provincia di Livorno, poco più di 3500 abitanti, ecco Porto Azzurro, al centro dell’Isola d’Elba nel suo versante orientale, protetta dall’insenatura del Golfo di Mola, dotata di un porto turistico molto famoso, sfruttato fin dall'antichità come scalo naturale nelle rotte marine tirreniche. La struttura è provvista di due pontili galleggianti utilizzati in parte anche dalla popolazione del posto. Clima mite, caldo e temperato, in ogni periodo dell’anno, considerando che di solito in gennaio si è sui 10°C.
L’Isola d’Elba, nel 1300, fa parte del Principato di Piombino come un’ampia zona delle province di Livorno e Grosseto. Ma la fondazione di Porto Azzurro si deve agli Spagnoli, dato che nel maggio del 1603, Filippo III, re di Spagna, occupa il golfo a levante della località di Capoliveri e, per dominare tutta l’insenatura, fa costruire una possente fortezza, attorno a cui si sviluppa l’abitato. Alla metà del 1600 i Francesi spodestano gli Spagnoli e poi questi ultimi i primi. I primi anni del 1700 tutto lo Stato dei Presidi è annesso al regno di Napoli, fino al 1801, quando l’isola passa ai Francesi di nuovo e nel 1814 Napoleone ne diventa sovrano fino al febbraio del 1815.
Il settore principale dell’economia di Porto Azzurro è il turismo ma nell’entroterra è rilevante l’agricoltura, frutta e vigneti.
Tra gli eventi da segnalare il Carnevale di Porto Azzurro e il 25 luglio la Festa del Pescatore patrono, cioè San Giacomo. In agosto, un fitto cartellone di manifestazioni: Ballando sotto le stelle il 10; la Notte Azzurra, il 20, con un contorno di mercatini e concerti, per tutto il mese. Dal primo all’8 settembre, grandi festeggiamenti in onore della Madonna di Monserrato. In dicembre, mercatini di Natale con il villaggio di Babbo Natale e degli Elfi. Il primo maggio c’è Barbarossa in Festa, nell’omonima località.
La cucina di qui è resa particolarmente saporita dal suo condimento principe, l’olio, l’oro giallo dell’Elba che proviene da quattro varietà di olive ed è lievemente fruttato. Tra gli antipasti, da non perdere i crostini di cozze e vongole, i gamberetti saltati in vellutata di legumi, il carpaccio di pesce spada, solo olio e limone.
Per i primi, via libera a spaghetti allo scoglio, risotto alla marinara o al nero di seppia, penne in barca che in realtà sono state inventate a Portoferraio ma anche a Porto Azzurro vanno alla grande, con vongole, besciamella, rosso d’uovo. Per i secondi, da non lasciarsi sfuggire il filetto di tonno o i gamberoni alla griglia, nonché il polpo lesso con patate e la sburrita, la zuppa a base di baccalà con crostini profumati all’olio extravergine. Sono anche proposti piatti di carne, pure di selvaggina arricchiti con bacche di ginepro e mirto. Tra i dolci, la regina è la schiaccia briaca, in cui dentro ci sono frutta secca e l’Aleatico dell’Elba, vino che si produce in zona Gradoli, prodotto DOCG. E non si può rinunciare a un bicchierino di alcuni dei liquori di qui, il limoncino, l’arancino, il meloncino, al mirto.
Il primo nome di Porto Azzurro è stato Longone: perché? Semplicemente per la forma allungata del suo centro urbano.
Un territorio, quello di Porto Azzurro, che racchiude un grande patrimonio di tesori storici, artistici, naturalisti. Nonostante sia meta di turismo internazionale, non ha perso il suo aspetto di piccolo centro marinaro, con le case dai colori pastello attorno al porto e alle sue stradine in salita, invito alla visita e al soggiorno.
- Prefisso:
- 0565
- Fuso Orario:
- UTC+1
- Nome Abitanti:
- longonesi
- Patrono:
- San Giacomo
- Giorno Festivo:
- 25 luglio
Recensioni Porto Azzurro

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