Isola di Palmarola: la guida completa e aggiornata
L’ isola di Palmarola è situata nell’arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno, la meno frequentata e la più caratteristica.
Palmarola è di origine vulcanica come altre del Mediterraneo meridionale, ed è sovrastata dalle modeste vette del monte Guarnieri di duecentoquarantanove metri, del monte Tramontana che misura duecentotrentacinque metri, e del monte Radica di duecentosedici metri d’altezza.
Si trova a circa dieci km a ovest di Ponza ed è la terza isola per grandezza dell’arcipelago, dopo Ponza e Ventotene appartenente alla regione Lazio, in provincia di Latina ,nel mar Tirreno.
Chiamata anche “la Forcina” per la sua particolare forma, prende in realtà il nome dalla bella palma nana, unica palma originaria dell’Europa, che cresce selvatica sulla sua intera superficie.
L’ isola era, infatti, nota fin dai tempi più antichi col nome Palmaria per il vegetale che la dissemina, ed è una riserva naturale che fa parte del Parco Nazionale del Circeo.
Le acque di queste zone sono particolarmente pescose, è tra le più belle dell’intero parco.
A Palmarola, oltre alle grotte scavate nella roccia di proprietà dei pescatori ponzesi, c’è un’unica struttura aperta al pubblico che si occupa di ristorazione. Si tratta di un ristorante e ha anche qualche camera dove è possibile fermarsi a dormire, ma solo durante l’estate.
La storia frammista a leggenda dice che il gestore francese, in realtà italiano, da Ponza si era trasferito in Francia emigrando in cerca di fortuna, e lì essendosi innamorato di una ragazza francese, aveva messo su famiglia.
Tuttavia non aveva mai dimenticato la sua isola, e soprattutto gli anni d’infanzia e le notti solitarie passate in una grotta di Palmarola con il padre pescatore a guardare le stelle e ad ascoltar il mare.
Quando il francese tornò in Italia, decise di costruire una casa di legno sull’isola e di trasferircisi con la moglie.
Negli anni 60, quando Palmarola la conoscevano davvero in pochi, una coppia raggiunse l’isola in cerca di tranquillità e approfittò dell’ospitalità del francese.
Cucinarono e coltivarono un’amicizia duratura e sincera. Ora la struttura è di proprietà dei figli di quella coppia che hanno aggiunto pannelli solari e reso la struttura un vero ristorante incastonato nella splendida natura incontaminata.
Il posto resta sempre lo stesso, spartano, accogliente, isolato e preservato dall’inquinamento e dalla plastica.
Ora la piccola attività è dei figli di quella coppia che hanno aggiunto dei pannelli solari e reso la struttura un vero ristorante incastonato in armonia con la natura.
Palmarola resta sempre selvaggia, ovvero un posto spartano, accogliente, preservato dal progresso e dal caos del turismo di massa di cui non v’è traccia alcuna.
Palmarola si raggiunge navigando e costeggiando un tratto dell’isola per poi attraversare alcune miglia di mare che la separano dalla più grande, famosa Ponza sempre brulicante di turisti.
Cala Brigantina si chiama proprio così il porticciolo, perché dal ‘700 offriva riparo alle barche dei pirati che fino a metà dell’ottocento hanno continuato ad infestare buona parte del Mediterraneo e quindi anche quelle zone. Quale miglior riparo di un’isoletta remota e disabitata?
A Palmarola è possibile fare anche delle immersioni e farle con “Oceania Team”, previa prenotazione e accordi presi con il gruppo che se ne occupa.
Gli splendidi fondali dell’isola sono costituiti prevalentemente da suggestive colate laviche formatesi in tempi remoti e questa caratteristica morfologica li rende particolarmente vari e attraenti per le immersioni dei grandi appassionati, famosi documentaristi e molte reti televisive che vi si sono recate per reportage e servizi giornalistici.
I luoghi più suggestivi dell’isola di Palmarola sono senza dubbio alle due estremità dell’isola: Punta Tramontana a Nord e Punta Mezzogiorno a Sud con i suoi faraglioni e la Secca di Mezzogiorno.
- Fuso Orario:
- UTC+0
Recensioni Isola di Palmarola

Voto complessivo 10


Voto complessivo 6


Voto complessivo 10


Voto complessivo 10