Guida turistica di Massa Marittima
Info su Massa Marittima
- Superfice:
- 283 km2
- Altitudine:
- 380 m
- Abitanti:
- 8660 [2014-02-28]
Provincia di Grosseto, Massa Marittima, circa 400 metri di altezza, è un comune di neppure 9novemila abitanti, posizionato su uno dei rilievi meridionali delle Colline Metallifere, in un territorio soprattutto collinare, attraversato da numerosi corsi d'acqua, tra cui il Pecora, digradante asud e ovest verso la pianura della Maremma, con i boschi decidui e di pineta, e limitato verso sud e est dal lago dell'Accesa, che è di origine carsica.
Fa parte delle Bandiere arancioni del Touring Club Italiano, marchio di qualità con il quale l'associazione certifica località in cui il patrimonio storico-culturale e ambientale è di pregio e l’ospitalità è ottimale. Il suo clima è caldo e temperato, maggiormente piovoso in inverno, con estati calde e in genere non particolarmente umide.
Già nel III millennio avanti Cristo la zona di Massa Marittima è abitata, grazie allo sfruttamento delle miniere d’argento, rame, pirite delle Colline Metallifere, il che la fa luogo apprezzato sia dagli Etruschi sia dai Romani e centro fiorente nei secoli successivi, soprattutto dopo che avviene il trasferimento della sede vescovile da Populonia a qui, nel IX secolo. Lo sviluppo maggiore si ha a partire dal XIII secolo: nel 1225 diventa Libero Comune ed ha persino una sua moneta, il ‘grosso massetano’. Ciò va avanti fino al XIV secolo quando inizia un po’ di decadenza, economica e demografica, perdendo nel 1335 la sua autonomia politica, conquistata da Siena.
Il lavoro nelle miniere rimane sempre importante anche dopo, con i Medici che dal 1557 uniscono al Granducato anche la provincia senese, e dal 1737 con l’arrivo dei Lorena. Ma il definitivo declino si ha nel ‘900 fino a che le miniere chiudono negli anni Ottanta.
L’economia di Massa Marittima è legata in principal modo al turismo e alle attività ad esso connesse. Buono il settore agricolo e quello dell’allevamento. Tra gli eventi che caratterizzano Massa e i suoi dintorni, c’è la festa delle feste che è il Balestro del Girifalco, che si svolge due volte l’anno, la quarta domenica di maggio e il 14 agosto: è una gara medievale a colpi di balestra, disputata tra i tiratori delle tre contrade della città che si sfidano seguendo le regole degli antichi giochi di guerra, risalenti al XIV-XV secolo. La gara è preceduta da un corteo storico di oltre 150 persone, con musici, portainsegne, balestrieri, sbandieratori.
I Canti del Maggio iniziano alla fine di aprile per festeggiare il lavoro con il primo maggio nonché l’arrivo della primavera, protagonisti i maggerini, cioè squadre composte in genere da un poeta, un alberaio, un corbellaio, un suonatore di fisarmonica, che con i loro stornelli danno il via alle tradizionali maggiolate, passando di podere in podere, cantando, suonando, recitando e ricevendo in cambio roba buona da mangiare.
Il primo settembre parte la Fiera di Ghirlanda, presso l’omonima frazione, in cui protagonisti sono gli animali, con stand, mercatini, recinti e l’esibizione dei butteri maremmani. Il 10 ottobre ha luogo la Festa San Cerbone, il patrono di Massa: celebrazioni in costume nel centro storico, con la messa nella cattedrale. Il 4 dicembre, la Festa di Santa Barbara si tiene nelle frazioni di Niccioleta, Ribolla e Boccheggiano, antichi centri minerari, che onorano la santa dei minatori.
A Massa Marittima si mangiano le buone ricette maremmane tra mare e collina, condite con gli oli delle colline metallifere, ma sono i dolci e i prodotti di pasticceria a decretarne la differenza culinaria. Il dolce di San Bernardino, ad esempio, si dice sia di origine medievale: è preparato con lievito naturale, noci, uvetta, frutta secca, miele, pasta di mandorle, spezie varie e il tocco finale del formaggio pecorino.
Poi c’è il Panforte, di colore bianco o nero a seconda sia cosparso di zucchero vanigliato o di cacao: un impasto di farina, zucchero, arancia e cedro canditi, miele, vaniglia e cannella, in genere va accompagnato con il vin santo. Specialità di qui sono anche i cantucci ed i brutti ma buoni, a base di mandorle, zucchero a velo, miele, uova, farina, vanillina, nocciole, mandorle, zucchero a velo, albumi.
Da non dimenticare i cavallucci che devono il loro nome alla forma di un cavallo che veniva impresso sulla pasta ancora fresca, ovvero un mix di farina, zucchero biondo, noci sgusciate, spezie, anice, arancio candito, cannella. Nel comune ci sono i vini tipici rossi e bianchi (con le diverse declinazioni, anche rosso riserva, rosato, vermentino, vin santo), i Monteregio di Massa Marittima DOC, ideali per accompagnare i piatti cucinati con le carni della tipica vacca maremmana, in particolare gli stracotti. Di qualità pure gli insaccati non solo di maiale ma pure di cinghiale.
Molto apprezzata inoltre la produzione del miele, come quello di marruca, arbusto spinoso presente nei boschi e nella macchia mediterranea, dal sapore leggermente amarognolo.
Una città antica adagiata sulle colline metallifere e protetta da una bella cinta muraria ben conservata, con un sali-e-scendi di stradine dall’atmosfera medievale che ancora vi si respira, qui a Massa Marittima, tra gli edifici più importanti tutti vicini, a narrare il suo lungo passato. Non solo, nei dintorni di questa cittadina ci sono tanti, altrettanti luoghi incantevoli da visitare, dedicandosi a diverse attività, dal trekking, all’equitazione, al ciclo-turismo.
- Prefisso:
- 0566
- Fuso Orario:
- UTC+1
- Nome Abitanti:
- massetani
- Patrono:
- San Cerbone
- Giorno Festivo:
- 10 ottobre
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