Cracovia: cosa vedere, cosa visitare e cosa fare
Cracovia, ex capitale della Polonia, è una delle città più antiche del Paese. Il suo centro storico è stato riconosciuto dall'Unesco, fin dal 1978, come uno dei dodici più preziosi complessi architettonici del mondo. Tra le piazze più belle e grandi d’Europa, è il vero cuore pulsante della Polonia. Tra palazzi eleganti e musei, un centro storico ben tenuto, luoghi dello svago, locali e ristoranti è tutta da visitare.
Cosa vedere a Cracovia? Ecco le 10 cose da vedere a Cracovia!
Cracovia è una città a misura d’uomo e per questo può essere girata e visitata anche a piedi. Offre tantissimo sia a livello storico-culturale che a livello di svago e di aree naturali. Noi ti suggeriamo i 10 luoghi assolutamente da non perdere per un giro in città.
Cuora di Cracovia, la visita alla città non può che iniziare da qui. A Stare Maisto, la parte vecchia della città, trova il su fulcro in Rynek Główny, piazza del Mercato, lo spazio medievale tra i più grandi d’Europa, circondata da tantissimi palazzi dell'antica borghesia. Da qui si dipanano alcune delle principali attrazioni turistiche.
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Palazzo dei Tessuti
Nel cuore di Rynek Główny, è l'edificio più grande della piazza. Costruito nel XIV secolo, è stato a lungo il luogo del commercio, dove si vendevano non solo stoffe e tessuti ma anche il sale della vicina miniera di Wieliczka, per secoli l’attività principale di Cracovia. Oggi ospita una delle sezioni del Museo nazionale dedicata alla pittura polacca del XIX secolo.
Suddiviso in diverse sezioni, ognuna è ospitata in diversi palazzi storici ubicati nella zona centrale della città quasi come se fossero musei a sé stanti. Tra queste merita menzione il Museo Czartoryski, noto per ospitare il celeberrimo quadro di Leonardo, La dama con l’ermellino che si affianca a circa 700 mila opere, tra cui quelle di importanti artisti polacchi come Wyspianski, Malczewski, Wyczólkowski, Tetmajer.
Alta 70 metri circa, si erige solitaria sulla piazza. Un tempo era parte integrante del municipio di Cracovia. Dalla sua cima si gode di una bellissima vista su tutta la città, piccola chicca finale dopo aver visitato le sue stanze che raccontano la storia locale.
Oltre mille anni di storia sono ripercorsi sotto Piazza del Mercato a otto metri di profondità. Dalla fondazione nel IV secolo fino al Medioevo. Una ricostruzione rigorosa del passato della città e del suo importante ruolo, in epoca medievale, nella Lega Anseatica (Hansa), l’accordo commerciale tra le città tedesche, i paesi del Mar Baltico e dell’Europa Settentrionale.
È il parco più esteso d’Europa, largo 21 ettari e lungo 4 chilometri, costruito intorno al perimetro della città vecchia, un grande fossato bonificato. Una grande area verde ricca di piante, panchine, laghetti e sculture celebrative delle personalità più importanti della storia di Cracovia ideale per riposarsi e rigenerarsi.
La collina del Wavel è altra tappa obbligata a Cracovia. L’altro quartiere che ospita edifici di interesse storico e religioso. La Cattedrale, risalente all’anno mille, è la chiesa più importante di tutta la Polonia che oggi si caratterizza per una mescolanza di stili. Al suo interno sono conservate le reliquie del santo patrono, e sepolti i sovrani polacchi che nella chiesa venivano incoronati dal vescovo.
Il Palazzo Reale è stato per oltre cinque secoli sede dei sovrani fino al trasferimento della corte a Varsavia. Oggi è un vero e proprio museo. Da vedere: la collezione di arazzi di seta francesi del XVI secolo, il Tesoro della Corona nel quale brilla lo Szcerbiec, la spada utilizzata durante le cerimonie di incoronazione dei re polacchi.
È il quartiere ebraico della città che da sempre vive in un clima di grande tolleranza con l’anima più cristiana. Da vedere la Sinagoga Remuh, l’unica delle sette presenti nella quale si tengono le funzioni religiose, intitolata a Iserles Remuh, il rabbino della comunità ebraica di Cracovia venerato quasi come un santo dagli ebrei. Vicino la sinagoga, il Cimitero Ebraico Antico, dismesso e poi rinvenuto nello scorso secolo, ospita oltre settecento sepolture tra le quali quella del rabbino Ramuh.
Era l’antico quartiere proletario della Cracovia socialista che ospitava l’acciaieria e le abitazioni dei suoi oltre 40 mila operai. Una sorta di città ideale per i socialisti dove fabbrica e case erano quasi un tutt’uno. Simbolo della forza operaia l’Arca del Signore, la chiesa voluta a tutti i costi dagli operai, costruita dopo oltre 20 anni di lotte e per la quale Wojtyla, allora vescovo di Cracovia, pose la prima pietra.
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